I FILLER IN MEDICINA ESTETICA
I filler sono sostanze che vengono iniettate nel derma per correggere gli inestetismi del viso ed in particolare per rallentare i segni dell’invecchiamento, eliminando rughe e solchi della pelle e per correggere i volumi del viso, in particolare per aumentare gli zigomi, le labbra o modellare la forma del naso. Le iniezioni avvengono in ambulatorio e la tecnica prevede l’infiltrazione della cute con un ago sottilissimo; per avere la massima precisione senza creare alcun fastidio al paziente il Dr. Giacomin esegue precedentemente una piccola anestesia. L’iniezione del filler non comporta alcun segno sulla cute, raramente si verifica un lieve rossore o piccolissimi ematomi riassorbibili in 2-3 giorni.
Esistono due principali tipologie di filler, quelli biologici o riassorbibili come l’acido ialuronico e quelli sintetici non riassorbibili o permanenti.
Il Dr. Giacomin utilizza esclusivamente acido ialuronico riassorbibile Restylane Q-MED – Galderma.
Restylane è un prodotto di bellezza naturale e atossico che non influenza in nessun modo la mimica facciale e le espressioni del viso. Nel mondo sono stati fatti oltre 28 milioni di trattamenti. Restylane è un morbido gel trasparente che viene iniettato nella pelle in piccole dosi allo scopo di ripristinare i volumi del viso (tecnica soft restoration) e migliorare la struttura della pelle o per aumentare le labbra, gli zigomi, riempire le rughe o modellare il naso (rinofiller). L’acido ialuronico Restylane non è di origine animale: ciò significa che non richiede test cutanei preliminari. I risultati di Restylane sono di lunga durata, sebbene non siano permanenti: offrono quindi la possibilità di scegliere se ripetere il trattamento per mantenere l’effetto nel tempo. Gli effetti di un trattamento con Restylane si mantengono in media per 12 mesi.
Esiste un’estrema variabilità di permanenza del filler nel derma che varia da soggetto a soggetto ed è influenzata anche dallo stile di vita: abitudine al fumo, assunzione di alcolici, esposizione al sole o alle lampade abbronzanti. L’efficacia e la sicurezza dell’acido ialuronico Restylane sono state dimostrate in numerosi studi clinici sin dal 1996.
Con Restylane si possono trattare: pieghe nasolabiali, rughe glabellari, labbra, rughe della bocca (codice a barre), rughe perioculari (zampa di gallina), cicatrici, zigomi, naso.
Prima del trattamento il chirurgo, insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo con videodermatoscopia in epiluminescenza e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare. Si procede poi con l‘anestesia e con il trattamento medico estetico. Ricordo alle pazienti che è indispensabile che il medico apra davanti a Voi la scatola con la siringa contenente il gel, Vi consegni il foglietto illustrativo (bugiardino) e anche il numero di identificazione della siringa, solo così sarete sicure e garantite sul materiale che è stato iniettato sul Vostro viso. Alla fine della seduta il paziente è medicato con creme antibiotiche, antinfiammatorie e opportunamente truccato per riprendere la propria giornata.
I filler sono sostanze che vengono iniettate nel derma per correggere gli inestetismi del viso ed in particolare per rallentare i segni dell’invecchiamento, eliminando rughe e solchi della pelle e per correggere i volumi del viso, in particolare per aumentare gli zigomi, le labbra o modellare la forma del naso. Le iniezioni avvengono in ambulatorio e la tecnica prevede l’infiltrazione della cute con un ago sottilissimo; per avere la massima precisione senza creare alcun fastidio al paziente il Dr. Giacomin esegue precedentemente una piccola anestesia. L’iniezione del filler non comporta alcun segno sulla cute, raramente si verifica un lieve rossore o piccolissimi ematomi riassorbibili in 2-3 giorni.
Esistono due principali tipologie di filler, quelli biologici o riassorbibili come l’acido ialuronico e quelli sintetici non riassorbibili o permanenti.
Il Dr. Giacomin utilizza esclusivamente acido ialuronico riassorbibile Restylane Q-MED – Galderma.
Restylane è un prodotto di bellezza naturale e atossico che non influenza in nessun modo la mimica facciale e le espressioni del viso. Nel mondo sono stati fatti oltre 28 milioni di trattamenti. Restylane è un morbido gel trasparente che viene iniettato nella pelle in piccole dosi allo scopo di ripristinare i volumi del viso (tecnica soft restoration) e migliorare la struttura della pelle o per aumentare le labbra, gli zigomi, riempire le rughe o modellare il naso (rinofiller). L’acido ialuronico Restylane non è di origine animale: ciò significa che non richiede test cutanei preliminari. I risultati di Restylane sono di lunga durata, sebbene non siano permanenti: offrono quindi la possibilità di scegliere se ripetere il trattamento per mantenere l’effetto nel tempo. Gli effetti di un trattamento con Restylane si mantengono in media per 12 mesi.
Esiste un’estrema variabilità di permanenza del filler nel derma che varia da soggetto a soggetto ed è influenzata anche dallo stile di vita: abitudine al fumo, assunzione di alcolici, esposizione al sole o alle lampade abbronzanti. L’efficacia e la sicurezza dell’acido ialuronico Restylane sono state dimostrate in numerosi studi clinici sin dal 1996.
Con Restylane si possono trattare: pieghe nasolabiali, rughe glabellari, labbra, rughe della bocca (codice a barre), rughe perioculari (zampa di gallina), cicatrici, zigomi, naso.
Prima del trattamento il chirurgo, insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo con videodermatoscopia in epiluminescenza e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare. Si procede poi con l‘anestesia e con il trattamento medico estetico. Ricordo alle pazienti che è indispensabile che il medico apra davanti a Voi la scatola con la siringa contenente il gel, Vi consegni il foglietto illustrativo (bugiardino) e anche il numero di identificazione della siringa, solo così sarete sicure e garantite sul materiale che è stato iniettato sul Vostro viso. Alla fine della seduta il paziente è medicato con creme antibiotiche, antinfiammatorie e opportunamente truccato per riprendere la propria giornata.
IL BOTOX IN MEDICINA ESTETICA
Il Botox è un farmaco veramente sicuro e sempre più utilizzato in medicina estetica, la cui iniezione provoca un blocco parziale e transitorio dell’impulso nervoso ai muscoli.
Il botulino è quindi utilizzato per eliminare le cosi dette rughe d’espressione causate dalla contrazione dei muscoli mimici, tra le sopracciglia o le zampe di gallina, e per il trattamento dell’iperidrosi (eccessiva sudorazione). Il Botox (il cui nome commerciale in Italia è AZZALURE o VISTABEX) è un farmaco che può ridurre ed attenuare le rughe d’ espressione che sono causate da un uso continuo dei muscoli mimici della fronte. Ricordo che il botulino può correggere soltanto le rughe causate dall’azione dei muscoli mimici e non se sono provocate dall’invecchiamento cutaneo.
Il Dr. Giacomin utilizza esclusivamente il botox Azzalure Galderma.
Il trattamento con il Botox avviene in ambulatorio senza alcuna anestesia e dura circa 20 minuti. La tossina botulinica è iniettata con una micro-siringa in piccole dosi standardizzate all’interno di punti ben precisi dei muscoli mimici, ovvero di quelli da cui originano le rughe d’espressione da eliminare. Il Botox è ampiamente sperimentato da molti anni in campo oculistico, in neurologia e nel campo della medicina estetica e non vi sono particolari controindicazioni o complicanze. Raramente vi può essere un lieve abbassamento della palpebra superiore, della durata di 3-4 settimane. Il viso dopo l’infiltrazione si presenta leggermente arrossato dove è stata fatta l’iniezione, ma per pochi minuti. Occasionalmente vi può essere un piccolo livido che però tende a riassorbirsi in pochi giorni e in rari casi un lieve mal di testa. E’ possibile truccarsi già dopo quattro ore dall’infiltrazione di botulino e ci si potrà esporre al sole dopo circa una settimana. La ripresa di tutte le normali attività è immediata. Le infiltrazioni di Botox cominciano a dare i primi risultati già dopo 3-5 giorni dal trattamento con il rilassamento del muscolo corrugatore e raggiungono dopo un mese la massima efficacia. I risultati durano per altri 4-6 mesi, a seconda dell’età del paziente e del tipo di muscolatura e poi scompaiono gradualmente. Il lifting non chirurgico mediante il Botox si ottiene riducendo la forza dei muscoli del sopracciglio (corrugatore) che tirano verso il basso, a vantaggio dell’azione dei muscoli che lo spingono verso l’alto (frontale). Il risultato è un lifting del sopracciglio (sollevamento lieve) ed uno sguardo rilassato, ringiovanito e femminile.
IPERIDROSI: Per tutti i pazienti che soffrono di iperidrosi (sudorazione eccessiva) con le infiltrazioni di Botox si può bloccare quasi completamente la sudorazione nelle mani, nelle ascelle o nei piedi.
Il trattamento con il botox è temporaneo e per mantenere stabili i risultati deve essere ripetuto ogni sei mesi circa. Prima del trattamento il chirurgo, insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo con videodermatoscopia in epiluminescenza e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare.
Ricordo alle pazienti che è indispensabile che il medico apra davanti a Voi la scatola di botox, Vi consegni il foglietto illustrativo (bugiardino) e anche il numero di identificazione della boccetta (fustella), solo così sarete sicure e garantite sul materiale che è stato iniettato sul Vostro viso.
Il Botox è un farmaco veramente sicuro e sempre più utilizzato in medicina estetica, la cui iniezione provoca un blocco parziale e transitorio dell’impulso nervoso ai muscoli.
Il botulino è quindi utilizzato per eliminare le cosi dette rughe d’espressione causate dalla contrazione dei muscoli mimici, tra le sopracciglia o le zampe di gallina, e per il trattamento dell’iperidrosi (eccessiva sudorazione). Il Botox (il cui nome commerciale in Italia è AZZALURE o VISTABEX) è un farmaco che può ridurre ed attenuare le rughe d’ espressione che sono causate da un uso continuo dei muscoli mimici della fronte. Ricordo che il botulino può correggere soltanto le rughe causate dall’azione dei muscoli mimici e non se sono provocate dall’invecchiamento cutaneo.
Il Dr. Giacomin utilizza esclusivamente il botox Azzalure Galderma.
Il trattamento con il Botox avviene in ambulatorio senza alcuna anestesia e dura circa 20 minuti. La tossina botulinica è iniettata con una micro-siringa in piccole dosi standardizzate all’interno di punti ben precisi dei muscoli mimici, ovvero di quelli da cui originano le rughe d’espressione da eliminare. Il Botox è ampiamente sperimentato da molti anni in campo oculistico, in neurologia e nel campo della medicina estetica e non vi sono particolari controindicazioni o complicanze. Raramente vi può essere un lieve abbassamento della palpebra superiore, della durata di 3-4 settimane. Il viso dopo l’infiltrazione si presenta leggermente arrossato dove è stata fatta l’iniezione, ma per pochi minuti. Occasionalmente vi può essere un piccolo livido che però tende a riassorbirsi in pochi giorni e in rari casi un lieve mal di testa. E’ possibile truccarsi già dopo quattro ore dall’infiltrazione di botulino e ci si potrà esporre al sole dopo circa una settimana. La ripresa di tutte le normali attività è immediata. Le infiltrazioni di Botox cominciano a dare i primi risultati già dopo 3-5 giorni dal trattamento con il rilassamento del muscolo corrugatore e raggiungono dopo un mese la massima efficacia. I risultati durano per altri 4-6 mesi, a seconda dell’età del paziente e del tipo di muscolatura e poi scompaiono gradualmente. Il lifting non chirurgico mediante il Botox si ottiene riducendo la forza dei muscoli del sopracciglio (corrugatore) che tirano verso il basso, a vantaggio dell’azione dei muscoli che lo spingono verso l’alto (frontale). Il risultato è un lifting del sopracciglio (sollevamento lieve) ed uno sguardo rilassato, ringiovanito e femminile.
IPERIDROSI: Per tutti i pazienti che soffrono di iperidrosi (sudorazione eccessiva) con le infiltrazioni di Botox si può bloccare quasi completamente la sudorazione nelle mani, nelle ascelle o nei piedi.
Il trattamento con il botox è temporaneo e per mantenere stabili i risultati deve essere ripetuto ogni sei mesi circa. Prima del trattamento il chirurgo, insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo con videodermatoscopia in epiluminescenza e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare.
Ricordo alle pazienti che è indispensabile che il medico apra davanti a Voi la scatola di botox, Vi consegni il foglietto illustrativo (bugiardino) e anche il numero di identificazione della boccetta (fustella), solo così sarete sicure e garantite sul materiale che è stato iniettato sul Vostro viso.
LA BIORIVITALIZZAZIONE IN MEDICINA ESTETICA
La biorivitalizzazione consente di riattivare e stimolare i fibroblasti, ovvero le cellule responsabili nella produzione di collagene ed elastina, e permette di ottenere un rassodamento dell’epidermide così che la pelle si presenterà più luminosa, idratata e ringiovanita .
Con l’età e il naturale processo di invecchiamento (fotoaging) la pelle si presenta naturalmente più secca, con meno tono e più rilassata e quindi può essere utile un trattamento di biorivitalizzazione per mantenere la giovinezza della pelle garantendone il corretto grado di idratazione, tonicità e di spessore.
Il Dr. Giacomin utilizza esclusivamente come biorivitalizzante lo Jalupro, una sostanza iniettabile estremamente sicura composta da acido ialuronico ed aminoacidi.
Jalupro è un gel iniettabile sterile riassorbibile che agisce come nutriente tissutale utilizzabile per attenuare l’evidenza delle rughe cutanee del viso, come coadiuvante nei trattamenti fisici o chimici quali peeling, laserterapia o radiofrequenza.
Il gel viene iniettato con un ago piccolo e sottile praticando nelle zone del viso (anche nelle labbra) collo, decoltè o mani dei piccoli ponfi intradermici.
Dopo l’iniezione è necessario un leggero massaggio per distribuire più uniformemente il gel.
Jalupro è un prodotto di bellezza naturale e atossico che non influenza in nessun modo la mimica facciale e le espressioni del viso.
Il viso dopo l’infiltrazione si presenta leggermente arrossato dove è stata fatta l’iniezione, ma per pochi minuti. Occasionalmente vi può essere un piccolo livido che però tende a riassorbirsi in pochi giorni.
E’ possibile truccarsi già dopo un’ora dall’infiltrazione di Jalupro e ci si potrà esporre al sole dopo circa una settimana. La ripresa di tutte le normali attività è immediata.
Prima del trattamento il chirurgo, insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo con videodermatoscopia in epiluminescenza e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare.
Si procede poi il trattamento medico estetico di biorivitalizzazione. Ricordo alle pazienti che è indispensabile che il medico apra davanti a Voi la scatola con la siringa contenente il gel, Vi consegni il foglietto illustrativo (bugiardino) e anche il numero di identificazione (fustella), solo così sarete sicure e garantite sul materiale che è stato iniettato sul Vostro viso. Alla fine della seduta il paziente è medicato con creme antibiotiche, antinfiammatorie e opportunamente truccato per riprendere la propria giornata.
La biorivitalizzazione consente di riattivare e stimolare i fibroblasti, ovvero le cellule responsabili nella produzione di collagene ed elastina, e permette di ottenere un rassodamento dell’epidermide così che la pelle si presenterà più luminosa, idratata e ringiovanita .
Con l’età e il naturale processo di invecchiamento (fotoaging) la pelle si presenta naturalmente più secca, con meno tono e più rilassata e quindi può essere utile un trattamento di biorivitalizzazione per mantenere la giovinezza della pelle garantendone il corretto grado di idratazione, tonicità e di spessore.
Il Dr. Giacomin utilizza esclusivamente come biorivitalizzante lo Jalupro, una sostanza iniettabile estremamente sicura composta da acido ialuronico ed aminoacidi.
Jalupro è un gel iniettabile sterile riassorbibile che agisce come nutriente tissutale utilizzabile per attenuare l’evidenza delle rughe cutanee del viso, come coadiuvante nei trattamenti fisici o chimici quali peeling, laserterapia o radiofrequenza.
Il gel viene iniettato con un ago piccolo e sottile praticando nelle zone del viso (anche nelle labbra) collo, decoltè o mani dei piccoli ponfi intradermici.
Dopo l’iniezione è necessario un leggero massaggio per distribuire più uniformemente il gel.
Jalupro è un prodotto di bellezza naturale e atossico che non influenza in nessun modo la mimica facciale e le espressioni del viso.
Il viso dopo l’infiltrazione si presenta leggermente arrossato dove è stata fatta l’iniezione, ma per pochi minuti. Occasionalmente vi può essere un piccolo livido che però tende a riassorbirsi in pochi giorni.
E’ possibile truccarsi già dopo un’ora dall’infiltrazione di Jalupro e ci si potrà esporre al sole dopo circa una settimana. La ripresa di tutte le normali attività è immediata.
Prima del trattamento il chirurgo, insieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita dalla valutazione dell’inestetismo ovvero un check up cutaneo con videodermatoscopia in epiluminescenza e dalla valutazione delle esigenze ed aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare.
Si procede poi il trattamento medico estetico di biorivitalizzazione. Ricordo alle pazienti che è indispensabile che il medico apra davanti a Voi la scatola con la siringa contenente il gel, Vi consegni il foglietto illustrativo (bugiardino) e anche il numero di identificazione (fustella), solo così sarete sicure e garantite sul materiale che è stato iniettato sul Vostro viso. Alla fine della seduta il paziente è medicato con creme antibiotiche, antinfiammatorie e opportunamente truccato per riprendere la propria giornata.
RINOFILLER
Il Rinofiller è una tecnica di rinoplastica non chirurgica. Questo trattamento consente di modificare il profilo del naso e di migliorarlo in modo rapido e indolore, senza dover ricorrere a interventi chirurgici. La procedura viene effettuata tramite l’utilizzo di un filler riassorbibile a base di acido ialuronico (Restylane). Il Rinofiller è un trattamento medico estetico ambulatoriale, con il quale si potranno andare a correggere i difetti del naso, gobba, punta o deviazioni. Questa procedura viene effettuata con delle iniezioni sulla cute che andranno a riempire l' area trattata. Le zone in cui vengono iniettati i filler sono solitamente la radice, la punta oppure il dorso del naso, a seconda dell'effetto che si desidera ottenere. Il filler usato per questo tipo di trattamenti è biocompatibile e per questo, dopo un determinato periodo di tempo, viene riassorbito dall'organismo. Questo trattamento di medicina estetica, temporaneo e indolore, è particolarmente indicato per chi desidera migliorare il proprio profilo ed eliminare i difetti estetici del naso. Le sedute di Rinofiller sono ambulatoriali; pertanto, per effettuare la procedura, non viene utilizzata alcun tipo di sostanza anestetizzante. Il trattamento è superficiale e non invasivo e la seduta dura circa 30 minuti. Durante la procedura, il medico effettua sul naso del paziente delle micro-iniezioni, che generalmente non comportano dolore, tuttavia la percezione del dolore è soggettiva e varia da paziente a paziente. Dopo il trattamento, è possibile che l'area trattata presenti un lieve gonfiore oppure che si formino piccoli ematomi circoscritti alla zona in cui è stata effettuata l'iniezione.
Il Rinofiller è una tecnica di rinoplastica non chirurgica. Questo trattamento consente di modificare il profilo del naso e di migliorarlo in modo rapido e indolore, senza dover ricorrere a interventi chirurgici. La procedura viene effettuata tramite l’utilizzo di un filler riassorbibile a base di acido ialuronico (Restylane). Il Rinofiller è un trattamento medico estetico ambulatoriale, con il quale si potranno andare a correggere i difetti del naso, gobba, punta o deviazioni. Questa procedura viene effettuata con delle iniezioni sulla cute che andranno a riempire l' area trattata. Le zone in cui vengono iniettati i filler sono solitamente la radice, la punta oppure il dorso del naso, a seconda dell'effetto che si desidera ottenere. Il filler usato per questo tipo di trattamenti è biocompatibile e per questo, dopo un determinato periodo di tempo, viene riassorbito dall'organismo. Questo trattamento di medicina estetica, temporaneo e indolore, è particolarmente indicato per chi desidera migliorare il proprio profilo ed eliminare i difetti estetici del naso. Le sedute di Rinofiller sono ambulatoriali; pertanto, per effettuare la procedura, non viene utilizzata alcun tipo di sostanza anestetizzante. Il trattamento è superficiale e non invasivo e la seduta dura circa 30 minuti. Durante la procedura, il medico effettua sul naso del paziente delle micro-iniezioni, che generalmente non comportano dolore, tuttavia la percezione del dolore è soggettiva e varia da paziente a paziente. Dopo il trattamento, è possibile che l'area trattata presenti un lieve gonfiore oppure che si formino piccoli ematomi circoscritti alla zona in cui è stata effettuata l'iniezione.
IL PEELING IN MEDICINA ESTETICA
Il peeling è un trattamento di medicina estetica per levigare e migliorare l’aspetto della cute, ottenendo un effetto di ringiovanimento facciale. Il peeling chimico del volto è un trattamento estetico che stimola, attraverso l’applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, l’esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle. Il peeling chimico agisce nella pelle del viso attraverso: stimola la rigenerazione cellulare rimuovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare, elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule epidermiche nuove e sane.
Produce un’infiammazione che attiva la produzione di nuovo collagene ed elastina. Un peeling del volto può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più profondo a seconda che si esegua un peeling superficiale , medio o profondo. I risultati che si possono ottenere sono quindi di migliorare l’aspetto della pelle del viso. Il tempo di guarigione è variabile tra 3-8 giorni a seconda del tipo di pelle e della concentrazione di acido utilizzata nel peeling. Normalmente compare prima un lieve rossore, poi un inscurimento della pelle e successivamente una possibile esfoliazione. Le sostanze più comunemente utilizzate sono: l’acido glicolico, l’acido salicilico e l’acido tricloroacetico.
Il medico estetico esperto e preparato saprà valutare con attenzione il tipo di pelle del paziente e determinare di conseguenza quale sia il peeling maggiormente appropriato.
Seguite sempre tutte le indicazioni che vi verranno date dal medico che ha effettuato il trattamento. Ricordo comunque che nel decorso post-peeling è indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole e non fare lampade autoabbronzanti per almeno trenta giorni; il sole può causare iperpigmentazioni. Dovrete lavare la pelle con un detergente delicato, risciacquarla con cura e delicatezza evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione e mantenere la pelle costantemente idratata con prodotti emollienti (Medicalshe).
Il tempo di guarigione varia da 4-12 giorni a seconda della concentrazione di acido utilizzata nel peeling. Utile per migliorare la guarigione utilizzare una crema antibiotica, una con filtro solare SFP 50+ ed una crema iperidratante.
Il peeling è un trattamento di medicina estetica per levigare e migliorare l’aspetto della cute, ottenendo un effetto di ringiovanimento facciale. Il peeling chimico del volto è un trattamento estetico che stimola, attraverso l’applicazione di una sostanza chimica sulla pelle, l’esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle. Il peeling chimico agisce nella pelle del viso attraverso: stimola la rigenerazione cellulare rimuovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare, elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule epidermiche nuove e sane.
Produce un’infiammazione che attiva la produzione di nuovo collagene ed elastina. Un peeling del volto può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più profondo a seconda che si esegua un peeling superficiale , medio o profondo. I risultati che si possono ottenere sono quindi di migliorare l’aspetto della pelle del viso. Il tempo di guarigione è variabile tra 3-8 giorni a seconda del tipo di pelle e della concentrazione di acido utilizzata nel peeling. Normalmente compare prima un lieve rossore, poi un inscurimento della pelle e successivamente una possibile esfoliazione. Le sostanze più comunemente utilizzate sono: l’acido glicolico, l’acido salicilico e l’acido tricloroacetico.
Il medico estetico esperto e preparato saprà valutare con attenzione il tipo di pelle del paziente e determinare di conseguenza quale sia il peeling maggiormente appropriato.
Seguite sempre tutte le indicazioni che vi verranno date dal medico che ha effettuato il trattamento. Ricordo comunque che nel decorso post-peeling è indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole e non fare lampade autoabbronzanti per almeno trenta giorni; il sole può causare iperpigmentazioni. Dovrete lavare la pelle con un detergente delicato, risciacquarla con cura e delicatezza evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione e mantenere la pelle costantemente idratata con prodotti emollienti (Medicalshe).
Il tempo di guarigione varia da 4-12 giorni a seconda della concentrazione di acido utilizzata nel peeling. Utile per migliorare la guarigione utilizzare una crema antibiotica, una con filtro solare SFP 50+ ed una crema iperidratante.
LA RADIOFREQUENZA IN MEDICINA ESTETICA
La radiofrequenza è un trattamento di medicina estetica che sfrutta il principio della cessione di calore per restituire tono e compattezza alla pelle del viso. Durante il trattamento, l’apparecchio attraverso un piccolo manipolo, sviluppa calore che viene trasferito alcuni millimetri sotto la pelle; la radiofrequenza rappresenta la più innovativa tecnologia dedicata al ringiovanimento. Il calore prodotto dalla radiofrequenza, provoca la denaturazione e la contrazione delle fibre di collagene (questo produce un effetto di stiramento e compattamento della pelle), e la produzione di nuovo collagene, oltre che ridurre lo strato di cellule morte. Il trattamento quindi provoca la contrazione della pelle del viso, con un effetto di maggiore tensione, lucentezza e ringiovanimento. Il trattamento è indicato per persone di età compresa tra i 30 e i 70 anni con un rilassamento cutaneo lieve o moderato, che vogliano migliorare il proprio aspetto restituendo tensione e definizione alla cute del volto. La radiofrequenza solitamente è utilizzata per: trattamento delle rughe trattamento del rilassamento della pelle del viso trattamento della rugosità del collo e decoltè. Il trattamento dura circa 20 minuti a seduta ed è praticamente indolore.
Le sedute hanno una cadenza quindicinale e per ottenere un buon risultato ne servono quattro o sei a seconda dell’età e della situazione della pelle. Per aumentare ulteriormente l’effetto, la lucentezza e l’elasticità della pelle del viso spesso si associa dopo aver fatto una seduta di radiofrequenza anche una biorivitalizzazione. Al termine del trattamento la pelle può risultare un po’ arrossata e talvolta può comparire un lievissimo gonfiore. Eritema ed l’eventuale edema si risolvono spontaneamente nel giro di poche ore.
La ripresa delle normali attività è immediata, basterà usare un crema solare con alta protezione per qualche giorno. Oltre all’effetto immediato di lucentezza e distensione cutanea, si ottiene nel tempo una nuova produzione di collagene, con conseguente aumento della compattezza e della distensione della pelle.
Mediamente se si vuole mantenere il risultato è utile fare due cicli di trattamento all’anno; tutto è però correlato al naturale processo d’invecchiamento cutaneo ed è quindi variabile da caso a caso.
La radiofrequenza è un trattamento di medicina estetica che sfrutta il principio della cessione di calore per restituire tono e compattezza alla pelle del viso. Durante il trattamento, l’apparecchio attraverso un piccolo manipolo, sviluppa calore che viene trasferito alcuni millimetri sotto la pelle; la radiofrequenza rappresenta la più innovativa tecnologia dedicata al ringiovanimento. Il calore prodotto dalla radiofrequenza, provoca la denaturazione e la contrazione delle fibre di collagene (questo produce un effetto di stiramento e compattamento della pelle), e la produzione di nuovo collagene, oltre che ridurre lo strato di cellule morte. Il trattamento quindi provoca la contrazione della pelle del viso, con un effetto di maggiore tensione, lucentezza e ringiovanimento. Il trattamento è indicato per persone di età compresa tra i 30 e i 70 anni con un rilassamento cutaneo lieve o moderato, che vogliano migliorare il proprio aspetto restituendo tensione e definizione alla cute del volto. La radiofrequenza solitamente è utilizzata per: trattamento delle rughe trattamento del rilassamento della pelle del viso trattamento della rugosità del collo e decoltè. Il trattamento dura circa 20 minuti a seduta ed è praticamente indolore.
Le sedute hanno una cadenza quindicinale e per ottenere un buon risultato ne servono quattro o sei a seconda dell’età e della situazione della pelle. Per aumentare ulteriormente l’effetto, la lucentezza e l’elasticità della pelle del viso spesso si associa dopo aver fatto una seduta di radiofrequenza anche una biorivitalizzazione. Al termine del trattamento la pelle può risultare un po’ arrossata e talvolta può comparire un lievissimo gonfiore. Eritema ed l’eventuale edema si risolvono spontaneamente nel giro di poche ore.
La ripresa delle normali attività è immediata, basterà usare un crema solare con alta protezione per qualche giorno. Oltre all’effetto immediato di lucentezza e distensione cutanea, si ottiene nel tempo una nuova produzione di collagene, con conseguente aumento della compattezza e della distensione della pelle.
Mediamente se si vuole mantenere il risultato è utile fare due cicli di trattamento all’anno; tutto è però correlato al naturale processo d’invecchiamento cutaneo ed è quindi variabile da caso a caso.
LA LUCE PULSATA IN MEDICINA ESTETICA
Il fotoringiovanimento è una procedura medico estetica che si avvale di una sorgente di energia luminosa pulsata (intense pulsed light IPL). La luce pulsata coprendo un ampio spettro di lunghezze d’onda, trova impiego nel trattamento del fotoringiovanimento, nelle lesioni vascolari cutanee, nei disturbi della pigmentazione e per finire nel trattamento dell’irsutismo o nell’epilazione. Il fotoringiovanimento cutaneo o resurfacing non ablativo, è una procedura innovativa e non traumatica che permette di attenuare gradualmente i segni dell’invecchiamento cutaneo. La pelle viene attivata in profondità stimolando la produzione di nuovo collagene e migliorando l’aspetto generale, la tessitura e la consistenza della pelle che risulta tonica, fresca più omogenea e luminosa. A livello dei capillari e delle macchie del viso, si ottiene un diffuso stimolo termico IPL che provoca la distruzione della melanina, favorendo una attenuazione delle ipocromie. Le indicazioni della luce pulsata sono quindi il ringiovanimento cutaneo, le macchie ipercromiche, la couperose e l’epilazione progressivamente definitiva.
Le macchie ipercromiche sono dei cambiamenti di colore della pelle che insorgono nel tempo e sono dovuti soprattutto all’azione del sole, all’abuso delle lampade abbronzanti. Tali macchie o discromie possono essere superficiali o profonde se legate anche all’uso di farmaci fotosensibilizzanti, alla gravidanza o a squilibri ormonali.
La couperose o la rosacea rappresantano delle patologie di origine vascolare che colpiscono il viso. I cambiamenti in cui incorrono i piccoli vasi sanguigni della pelle, possono determinare il loro apparire sul viso sotto forma di capillari o di un arrossamento diffuso che prende il nome di rosacea. Queste patologie possono essere ridotte mediante fotocoagulazione dei vasi sanguigni con successiva chiusura a cui consegue la riduzione o la scomparsa della vene o del rossore e quindi dell’inestetismo.
Irsutismo e ipertricosi si tratta di un inestetismo femminile provocato da un aumento di produzione degli ormoni maschili o da una aumentata sensibilità agli androgeni stessi. In entrambi i casi è importante non solo eliminare i peli ma anche scoprire e curare le cause che hanno provocato la disfunzione.
Epilazione significa eliminare tutto il pelo nella sua interezza fino al bulbo pilifero mentre depilazione vuol dire eliminare il pelo dalla superficie della pelle. Per mezzo della luce pulsata IPL è possibile fare l’epilazione ottenendo una riduzione dei peli superflui in varie aree del viso e del corpo pari all’80% circa del patrimonio bulbare. Questa particolare luce viene assorbita dai peli e quindi trasmessa, sotto forma di energia termica – calore, ai bulbi piliferi che vengono distrutti. Durante la seduta IPL vengono colpiti solo i peli in fase di crescita (anagen) che sono normalmente il 20% di quelli presenti nella superficie da trattare. Una seduta di epilazione può durare da pochi minuti a più di un’ora in base alla grandezza della zona da epilare. Possono essere trattate le gambe, le braccia, l’inguine e il pube ma anche il labbro superiore o il mento. L’IPL non è efficace nei peli bianchi. E’ sconsigliato esporsi al sole prima del trattamento; non bisogna effettuare una depilazione con ceretta o pinzette perchè strappano il pelo mentre bisogna depilarsi 3 giorni prima della seduta IPL con il rasoio che garantisce la presenza del pelo nel bulbo pilifero.
Trattamento IPL: Indipendentemente dal tipo di trattamento da eseguire la procedura è la stessa. Dopo aver pulito la pelle con un disinfettante si ricopre l’intera superficie da trattare, viso corpo o macchie, con un gel freddo trasparente, come quello per le ecografie, in questo modo la cute non subisce alcun danno termico, il paziente non avverte alcun fastidio e la penetrazione del raggio luminoso è più perpendicolare e omogenea. Verranno eseguiti una serie di impulsi luminosi (spot) con dei manipoli differenti, piccoli o grandi, in base al tipo di trattamento da effettuare o in base al grado di penetrazione della luce pulsata sulla cute. La luce pulsata è controindicata se la pelle è abbronzata o se il paziente fa uso di farmaci fotosensibilizzanti. Dopo la seduta di IPL viene applicata una crema antinfiammatoria e lenitiva.
Il fotoringiovanimento è una procedura medico estetica che si avvale di una sorgente di energia luminosa pulsata (intense pulsed light IPL). La luce pulsata coprendo un ampio spettro di lunghezze d’onda, trova impiego nel trattamento del fotoringiovanimento, nelle lesioni vascolari cutanee, nei disturbi della pigmentazione e per finire nel trattamento dell’irsutismo o nell’epilazione. Il fotoringiovanimento cutaneo o resurfacing non ablativo, è una procedura innovativa e non traumatica che permette di attenuare gradualmente i segni dell’invecchiamento cutaneo. La pelle viene attivata in profondità stimolando la produzione di nuovo collagene e migliorando l’aspetto generale, la tessitura e la consistenza della pelle che risulta tonica, fresca più omogenea e luminosa. A livello dei capillari e delle macchie del viso, si ottiene un diffuso stimolo termico IPL che provoca la distruzione della melanina, favorendo una attenuazione delle ipocromie. Le indicazioni della luce pulsata sono quindi il ringiovanimento cutaneo, le macchie ipercromiche, la couperose e l’epilazione progressivamente definitiva.
Le macchie ipercromiche sono dei cambiamenti di colore della pelle che insorgono nel tempo e sono dovuti soprattutto all’azione del sole, all’abuso delle lampade abbronzanti. Tali macchie o discromie possono essere superficiali o profonde se legate anche all’uso di farmaci fotosensibilizzanti, alla gravidanza o a squilibri ormonali.
La couperose o la rosacea rappresantano delle patologie di origine vascolare che colpiscono il viso. I cambiamenti in cui incorrono i piccoli vasi sanguigni della pelle, possono determinare il loro apparire sul viso sotto forma di capillari o di un arrossamento diffuso che prende il nome di rosacea. Queste patologie possono essere ridotte mediante fotocoagulazione dei vasi sanguigni con successiva chiusura a cui consegue la riduzione o la scomparsa della vene o del rossore e quindi dell’inestetismo.
Irsutismo e ipertricosi si tratta di un inestetismo femminile provocato da un aumento di produzione degli ormoni maschili o da una aumentata sensibilità agli androgeni stessi. In entrambi i casi è importante non solo eliminare i peli ma anche scoprire e curare le cause che hanno provocato la disfunzione.
Epilazione significa eliminare tutto il pelo nella sua interezza fino al bulbo pilifero mentre depilazione vuol dire eliminare il pelo dalla superficie della pelle. Per mezzo della luce pulsata IPL è possibile fare l’epilazione ottenendo una riduzione dei peli superflui in varie aree del viso e del corpo pari all’80% circa del patrimonio bulbare. Questa particolare luce viene assorbita dai peli e quindi trasmessa, sotto forma di energia termica – calore, ai bulbi piliferi che vengono distrutti. Durante la seduta IPL vengono colpiti solo i peli in fase di crescita (anagen) che sono normalmente il 20% di quelli presenti nella superficie da trattare. Una seduta di epilazione può durare da pochi minuti a più di un’ora in base alla grandezza della zona da epilare. Possono essere trattate le gambe, le braccia, l’inguine e il pube ma anche il labbro superiore o il mento. L’IPL non è efficace nei peli bianchi. E’ sconsigliato esporsi al sole prima del trattamento; non bisogna effettuare una depilazione con ceretta o pinzette perchè strappano il pelo mentre bisogna depilarsi 3 giorni prima della seduta IPL con il rasoio che garantisce la presenza del pelo nel bulbo pilifero.
Trattamento IPL: Indipendentemente dal tipo di trattamento da eseguire la procedura è la stessa. Dopo aver pulito la pelle con un disinfettante si ricopre l’intera superficie da trattare, viso corpo o macchie, con un gel freddo trasparente, come quello per le ecografie, in questo modo la cute non subisce alcun danno termico, il paziente non avverte alcun fastidio e la penetrazione del raggio luminoso è più perpendicolare e omogenea. Verranno eseguiti una serie di impulsi luminosi (spot) con dei manipoli differenti, piccoli o grandi, in base al tipo di trattamento da effettuare o in base al grado di penetrazione della luce pulsata sulla cute. La luce pulsata è controindicata se la pelle è abbronzata o se il paziente fa uso di farmaci fotosensibilizzanti. Dopo la seduta di IPL viene applicata una crema antinfiammatoria e lenitiva.
IL LASER VASCOLARE IN MEDICINA ESTETICA
Gli inestetismi vascolari riguardano alterazioni o modificazioni del sistema vascolare e possono essere ereditarie oppure acquisite nel corso del tempo. I principali inestetismi vascolari sono: capillari, couperose-rosacea, angiomi.
Capillari e telangectasie sono provocati da una dilatazione delle venule causata da un aumento di pressione o da una debolezza della parete delle vene stesse, si formano sulle gambe e sono sottili e di colore rosso. Le cause sono di tipo genetico-ereditario (predisposizione) ma sono anche legate a fattori esterni come lo stile di vita, l’ alimentazione l’uso di farmaci.
Gli angiomi sono inestetismi vascolari benigni che solitamente riguardano vasi sanguigni più o meno superficiali. Solitamente l’angioma viene definito con il termine popolare di “voglie o fragoline". Nella maggior parte dei casi un angioma si manifesta con chiazze rosso vinaccia, non in rilievo rispetto alla pelle, ma permanenti nel corso degli anni.
Couperose-rosacea si manifesta prevalentemente nelle donne ed è un inestetismo cutaneo che consiste nella comparsa di un arrossamento intenso e cronico localizzato prevalentemente sulle guance e/o sui lati del naso. E’ essenzialmente una dilatazione dei capillari e delle venule delle guance e del naso e tende ad accentuarsi soprattutto dopo i pasti oppure dopo esposizioni al caldo o al freddo. Se particolarmente frequente può indurre nel tempo la comparsa di telangectasie ovvero la formazione di una sottile rete di capillari rosso-violacea visibile attraverso l’epidermide. Combattere definitivamente le patologie sopra indicate oggi è possibile grazie alla medicina estetica laser. Usando il k-laser diodo 532 a luce verde si interviene infatti sull’ inestetismo vascolare. Si tratta di un laser che interagisce tramite una lunghezza d’ onda sull’ emoglobina. L’ assorbimento di questa energia porta ad uno sviluppo di calore in grado di chiudere le pareti dei capillari con il successivo riassorbimento del vaso.
Con due tre trattamenti laser si ottiene la scomparsa dei capillari diffusi sul viso. L’ unica raccomandazione è non esporsi al sole per alcuni giorni dopo il trattamento laser. La seduta per il trattamento laser dura dai 15 ai 30 minuti a seconda dell’ estensione del danno cutaneo e non richiede l’ anestesia. Il trattamento laser provoca solo un leggero bruciore; al termine del trattamento non rimangono segni evidenti sul viso, solo un lieve eritema locale che scompare dopo circa 24-48 ore. L’ eritema può comunque essere facilmente coperto con un semplice trucco. L’ effetto del trattamento laser è immediatamente visibile.
Gli inestetismi vascolari riguardano alterazioni o modificazioni del sistema vascolare e possono essere ereditarie oppure acquisite nel corso del tempo. I principali inestetismi vascolari sono: capillari, couperose-rosacea, angiomi.
Capillari e telangectasie sono provocati da una dilatazione delle venule causata da un aumento di pressione o da una debolezza della parete delle vene stesse, si formano sulle gambe e sono sottili e di colore rosso. Le cause sono di tipo genetico-ereditario (predisposizione) ma sono anche legate a fattori esterni come lo stile di vita, l’ alimentazione l’uso di farmaci.
Gli angiomi sono inestetismi vascolari benigni che solitamente riguardano vasi sanguigni più o meno superficiali. Solitamente l’angioma viene definito con il termine popolare di “voglie o fragoline". Nella maggior parte dei casi un angioma si manifesta con chiazze rosso vinaccia, non in rilievo rispetto alla pelle, ma permanenti nel corso degli anni.
Couperose-rosacea si manifesta prevalentemente nelle donne ed è un inestetismo cutaneo che consiste nella comparsa di un arrossamento intenso e cronico localizzato prevalentemente sulle guance e/o sui lati del naso. E’ essenzialmente una dilatazione dei capillari e delle venule delle guance e del naso e tende ad accentuarsi soprattutto dopo i pasti oppure dopo esposizioni al caldo o al freddo. Se particolarmente frequente può indurre nel tempo la comparsa di telangectasie ovvero la formazione di una sottile rete di capillari rosso-violacea visibile attraverso l’epidermide. Combattere definitivamente le patologie sopra indicate oggi è possibile grazie alla medicina estetica laser. Usando il k-laser diodo 532 a luce verde si interviene infatti sull’ inestetismo vascolare. Si tratta di un laser che interagisce tramite una lunghezza d’ onda sull’ emoglobina. L’ assorbimento di questa energia porta ad uno sviluppo di calore in grado di chiudere le pareti dei capillari con il successivo riassorbimento del vaso.
Con due tre trattamenti laser si ottiene la scomparsa dei capillari diffusi sul viso. L’ unica raccomandazione è non esporsi al sole per alcuni giorni dopo il trattamento laser. La seduta per il trattamento laser dura dai 15 ai 30 minuti a seconda dell’ estensione del danno cutaneo e non richiede l’ anestesia. Il trattamento laser provoca solo un leggero bruciore; al termine del trattamento non rimangono segni evidenti sul viso, solo un lieve eritema locale che scompare dopo circa 24-48 ore. L’ eritema può comunque essere facilmente coperto con un semplice trucco. L’ effetto del trattamento laser è immediatamente visibile.
INTRALIPOTERAPIA E MESOTERAPIA IN MEDICINA ESTETICA
PER L’INTRALIPOTERAPIA si usa come farmaco la fosfatidilcolina una sostanza derivata dalla soia, in grado di sciogliere il grasso. Questo principio attivo è stato utilizzato per anni nel trattamento dei pazienti con colesterolo elevato e solo nell’ultimo decennio si è scoperto l’importante ruolo nella medicina estetica. La fosfatidilcolina iniettata con sottili aghi nelle aree di accumulo adiposo, determina una riduzione degli adipociti provocando così una progressiva eliminazione del grasso localizzato. Il trattamento si effettua in ambulatorio e subito dopo la paziente può riprendere qualsiasi attività. Identificate e disegnate le aree da trattare e dopo aver disinfettato la cute si inietta tramite aghi molto sottili il farmaco direttamente nel tessuto adiposo. Al termine del trattamento si applica una crema antibiotica. Generalmente si tratta da due a quattro zone, in base alla gravità del problema.
La procedura non danneggia alcuna struttura cellulare ma permette lo scioglimento del grasso accumulato dagli adipociti; il grasso così sciolto viene allontanato dalla sede del trattamento dal corpo stesso del paziente e nel giro di alcune settimane si apprezzerà una riduzione del pannicolo adiposo.
Gli unici effetti post trattamento consistono in un modesto fastidio localizzato nella sede di iniezione, un leggero bruciore, gonfiore e comparsa in qualche caso di piccole ecchimosi che regrediscono nel giro di 3-5 giorni. Le zone di principale indicazione al trattamento possono essere rappresentate da: addome, cosce, fianchi, ginocchia, braccia, ginecomastia maschile, doppio mento, pliche della linea mandibolare. Il numero delle sedute varia a seconda della zona da trattare, alla quantità di grasso da sciogliere, all’età del paziente, al peso e allo stile di vita. Normalmente con un ciclo di 3 -6 sedute una ogni 15 giorni si ottengono buoni risultati. Dopo l’ultima seduta bisogna aspettare altri 45-60 giorni per ottenere il riassorbimento del grasso e la retrazione cutanea. L’intralipoterapia rappresenta pertanto una tecnica utile nelle piccole adiposità localizzate e nel trattamento della cellulite.
LA MESOTERAPIA è un’iniezione intradermica fatta con un insieme di farmaci in piccole dosi su una determinata zona della cute, attraverso aghi sottili e lunghi circa 4 mm.
Lo scopo di questa terapia è favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossicare l’organismo e migliorare tonicità ed elasticità della cute. L’azione delle iniezioni in mesoterapia è infatti di tipo antinfiammatorio, vascolare e lipolitico. I farmaci da utilizzare, variano a seconda del tipo di patologia che si desidera trattare e sono, nutrienti cutanei, capillaro-protettivi, antinfiammatori, antiedemigeni, ecc. Solitamente un ciclo di mesoterapia comprende da 8 a 10 sedute con frequenza prima settimanale poi quindicinale ed alla fine mensile. La mesoterapia è spesso utilizzata, quale valida terapia, per il trattamento della cellulite, in quanto i farmaci utilizzati possono ripristinare un buon circolo emo-linfatico, ridurre gli adipociti e migliorare le condizioni del tessuto alterato. La cellulite è causata da un eccesso di tessuto adiposo (grasso) insieme ad una predisposizione individuale associata a: alimentazione scorretta, vita sedentaria, fumo, caffè o alcolici, disfunzioni ormonali e alcuni farmaci tipo la pillola.
PER L’INTRALIPOTERAPIA si usa come farmaco la fosfatidilcolina una sostanza derivata dalla soia, in grado di sciogliere il grasso. Questo principio attivo è stato utilizzato per anni nel trattamento dei pazienti con colesterolo elevato e solo nell’ultimo decennio si è scoperto l’importante ruolo nella medicina estetica. La fosfatidilcolina iniettata con sottili aghi nelle aree di accumulo adiposo, determina una riduzione degli adipociti provocando così una progressiva eliminazione del grasso localizzato. Il trattamento si effettua in ambulatorio e subito dopo la paziente può riprendere qualsiasi attività. Identificate e disegnate le aree da trattare e dopo aver disinfettato la cute si inietta tramite aghi molto sottili il farmaco direttamente nel tessuto adiposo. Al termine del trattamento si applica una crema antibiotica. Generalmente si tratta da due a quattro zone, in base alla gravità del problema.
La procedura non danneggia alcuna struttura cellulare ma permette lo scioglimento del grasso accumulato dagli adipociti; il grasso così sciolto viene allontanato dalla sede del trattamento dal corpo stesso del paziente e nel giro di alcune settimane si apprezzerà una riduzione del pannicolo adiposo.
Gli unici effetti post trattamento consistono in un modesto fastidio localizzato nella sede di iniezione, un leggero bruciore, gonfiore e comparsa in qualche caso di piccole ecchimosi che regrediscono nel giro di 3-5 giorni. Le zone di principale indicazione al trattamento possono essere rappresentate da: addome, cosce, fianchi, ginocchia, braccia, ginecomastia maschile, doppio mento, pliche della linea mandibolare. Il numero delle sedute varia a seconda della zona da trattare, alla quantità di grasso da sciogliere, all’età del paziente, al peso e allo stile di vita. Normalmente con un ciclo di 3 -6 sedute una ogni 15 giorni si ottengono buoni risultati. Dopo l’ultima seduta bisogna aspettare altri 45-60 giorni per ottenere il riassorbimento del grasso e la retrazione cutanea. L’intralipoterapia rappresenta pertanto una tecnica utile nelle piccole adiposità localizzate e nel trattamento della cellulite.
LA MESOTERAPIA è un’iniezione intradermica fatta con un insieme di farmaci in piccole dosi su una determinata zona della cute, attraverso aghi sottili e lunghi circa 4 mm.
Lo scopo di questa terapia è favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossicare l’organismo e migliorare tonicità ed elasticità della cute. L’azione delle iniezioni in mesoterapia è infatti di tipo antinfiammatorio, vascolare e lipolitico. I farmaci da utilizzare, variano a seconda del tipo di patologia che si desidera trattare e sono, nutrienti cutanei, capillaro-protettivi, antinfiammatori, antiedemigeni, ecc. Solitamente un ciclo di mesoterapia comprende da 8 a 10 sedute con frequenza prima settimanale poi quindicinale ed alla fine mensile. La mesoterapia è spesso utilizzata, quale valida terapia, per il trattamento della cellulite, in quanto i farmaci utilizzati possono ripristinare un buon circolo emo-linfatico, ridurre gli adipociti e migliorare le condizioni del tessuto alterato. La cellulite è causata da un eccesso di tessuto adiposo (grasso) insieme ad una predisposizione individuale associata a: alimentazione scorretta, vita sedentaria, fumo, caffè o alcolici, disfunzioni ormonali e alcuni farmaci tipo la pillola.
LA SCLEROTERAPIA IN MEDICINA ESTETICA
La scleroterapia è una tecnica utilizzata già da molti anni per eliminare vene di piccolo calibro e capillari dilatati degli arti inferiori. Prima di sottoporsi alla terapia comunque è assolutamente consigliabile effettuare una valutazione del circolo venoso anche attraverso un semplice esame ecodoppler. Prima di tutto si cerca di individuare la vena causa del reflusso quindi si inietta all’ interno della stessa, o delle varici circostanti, un particolare liquido, a concentrazione variabile, che provocherà una irritazione della parete del vaso e la successiva formazione di un coagulo con conseguente chiusura del vaso stesso. Nelle settimane successive al trattamento i vasi chiusi verranno lentamente degradati e riassorbiti non risultando così più visibili. Il sangue verrà quindi deviato verso una vena limitrofa sana e funzionante. Al termine della terapia sarà importante effettuare una azione compressiva sull’arto per mantenere le vene trattate schiacciate e chiuse. A tal fine nei vasi più piccoli può essere sufficiente una specifica calza a compressione graduata o altrimenti, nelle varici di calibro maggiore, bisognerà apporre una medicazione compressiva o un bendaggio da tenere in posa per 1-2 giorni.
Da qualche anno è stata messa a punto una nuova tecnica di scleroterapia mediante la cosiddetta “mousse”. Questo nuovo metodo è indicato per vene di dimensioni maggiori. La schiuma o “ mousse “ ha la consistenza di un crema da barba e viene prodotta con lo stesso liquido che veniva usato in precedenza. In tal modo il trattamento, pur utilizzando dosaggi ridotti, risulta essere molto più efficace. Infatti la schiuma, iniettata nella varice, sposta il sangue presente nella vena permettendo così all’agente sclerosante di essere a diretto contatto con la parete della vena per un periodo prolungato di tempo senza alcun effetto di diluizione. Questo aumenta di molto l’efficacia terapeutica.
I capillari non scompaiono immediatamente ma possono essere addirittura più evidenti per l’effetto flebitico causato dal liquido sclerosante. Pertanto dapprima si presentano un poco irritati, poi diventano marroncini (colore legato al coagulo formatosi internamente) poi, come succede per gli ematomi, assumono una colorazione verdina ed infine scompaiono. Tutto ciò avviene generalmente in un tempo compreso tra le 2 e le 3 settimane. A volte, nelle varici di calibro maggiore, può rimanere una colorazione un poco marcata per qualche mese. Il numero di sedute necessarie variano da paziente a paziente a seconda del numero di vene da trattare, dalla loro grandezza e dal livello di estetica che si vuole raggiungere. Generalmente con un ciclo di tre sedute a cadenza mensile si ottengono buoni risultati.
La scleroterapia è una tecnica utilizzata già da molti anni per eliminare vene di piccolo calibro e capillari dilatati degli arti inferiori. Prima di sottoporsi alla terapia comunque è assolutamente consigliabile effettuare una valutazione del circolo venoso anche attraverso un semplice esame ecodoppler. Prima di tutto si cerca di individuare la vena causa del reflusso quindi si inietta all’ interno della stessa, o delle varici circostanti, un particolare liquido, a concentrazione variabile, che provocherà una irritazione della parete del vaso e la successiva formazione di un coagulo con conseguente chiusura del vaso stesso. Nelle settimane successive al trattamento i vasi chiusi verranno lentamente degradati e riassorbiti non risultando così più visibili. Il sangue verrà quindi deviato verso una vena limitrofa sana e funzionante. Al termine della terapia sarà importante effettuare una azione compressiva sull’arto per mantenere le vene trattate schiacciate e chiuse. A tal fine nei vasi più piccoli può essere sufficiente una specifica calza a compressione graduata o altrimenti, nelle varici di calibro maggiore, bisognerà apporre una medicazione compressiva o un bendaggio da tenere in posa per 1-2 giorni.
Da qualche anno è stata messa a punto una nuova tecnica di scleroterapia mediante la cosiddetta “mousse”. Questo nuovo metodo è indicato per vene di dimensioni maggiori. La schiuma o “ mousse “ ha la consistenza di un crema da barba e viene prodotta con lo stesso liquido che veniva usato in precedenza. In tal modo il trattamento, pur utilizzando dosaggi ridotti, risulta essere molto più efficace. Infatti la schiuma, iniettata nella varice, sposta il sangue presente nella vena permettendo così all’agente sclerosante di essere a diretto contatto con la parete della vena per un periodo prolungato di tempo senza alcun effetto di diluizione. Questo aumenta di molto l’efficacia terapeutica.
I capillari non scompaiono immediatamente ma possono essere addirittura più evidenti per l’effetto flebitico causato dal liquido sclerosante. Pertanto dapprima si presentano un poco irritati, poi diventano marroncini (colore legato al coagulo formatosi internamente) poi, come succede per gli ematomi, assumono una colorazione verdina ed infine scompaiono. Tutto ciò avviene generalmente in un tempo compreso tra le 2 e le 3 settimane. A volte, nelle varici di calibro maggiore, può rimanere una colorazione un poco marcata per qualche mese. Il numero di sedute necessarie variano da paziente a paziente a seconda del numero di vene da trattare, dalla loro grandezza e dal livello di estetica che si vuole raggiungere. Generalmente con un ciclo di tre sedute a cadenza mensile si ottengono buoni risultati.
RIDEFINIZIONE LINEA MANDIBOLARE
La linea mandibolare con il passar del tempo, tende a cedere e a dare quell’immagine di lassità che denota la senescenza. Ridare il giusto contorno alla mandibola, con una innovativa tecnica di medicina estetica, consente di avere una linea mandibolare più netta, una transizione nel collo più marcata, con un effetto visivo tensorio estremamente naturale e soddisfacente per la paziente. La mandibola crea una definita linea di transizione tra il viso ed il collo e la sua scomparsa, dovuta alla caduta dei tessuti del viso, dà l’idea di un’unica regione con i caratteri dell’invecchiamento. Per ricreare la linea mandibolare vengono utilizzate diverse tecniche: liposcultura chimica con fosfatidilcolina, trattamento con Botox e rimodellamento con acido ialuronico.
La fosfatidilcolina iniettata con sottilissimi aghi nelle aree di accumulo adiposo determina uno svuotamento degli adipociti a livello del sottomento e lungo la linea mandibolare con conseguente progressiva riduzione del rilassamento e con una importante retrazione della cute. Il trattamento assolutamente non chirurgico, si effettua in ambulatorio. Subito dopo la paziente è in grado di riprendere qualsiasi attività. Il trattamento è facilmente tollerabile, un leggero bruciore nella zona di infiltrazione seguito da un fastidio alla compressione nei giorni successivi, simile ad una contusione.
L’ipercinesi del muscolo del mento può causare una linea orizzontale molto pronunciata o addirittura un mento con un aspetto ad “acciottolato”. Questi inestetismi possono essere trattati con una singola iniezione di Botox direttamente nella punta del mento. Per correggere le pieghe che si formano agli angoli della bocca (“pieghe della marionetta”) vengono iniettate poche unità di botox nel muscolo, esattamente sul bordo della mandibola nel punto di incontro con una linea continua che unisce l’angolo del naso con l’angolo della bocca. Ridare il giusto contorno alla mandibola con l’impianto di acido ialuronico consente di avere una linea mandibolare più netta, una transizione nel collo più marcata, con un effetto visivo tensorio estremamente naturale e soddisfacente per la paziente.
La linea mandibolare con il passar del tempo, tende a cedere e a dare quell’immagine di lassità che denota la senescenza. Ridare il giusto contorno alla mandibola, con una innovativa tecnica di medicina estetica, consente di avere una linea mandibolare più netta, una transizione nel collo più marcata, con un effetto visivo tensorio estremamente naturale e soddisfacente per la paziente. La mandibola crea una definita linea di transizione tra il viso ed il collo e la sua scomparsa, dovuta alla caduta dei tessuti del viso, dà l’idea di un’unica regione con i caratteri dell’invecchiamento. Per ricreare la linea mandibolare vengono utilizzate diverse tecniche: liposcultura chimica con fosfatidilcolina, trattamento con Botox e rimodellamento con acido ialuronico.
La fosfatidilcolina iniettata con sottilissimi aghi nelle aree di accumulo adiposo determina uno svuotamento degli adipociti a livello del sottomento e lungo la linea mandibolare con conseguente progressiva riduzione del rilassamento e con una importante retrazione della cute. Il trattamento assolutamente non chirurgico, si effettua in ambulatorio. Subito dopo la paziente è in grado di riprendere qualsiasi attività. Il trattamento è facilmente tollerabile, un leggero bruciore nella zona di infiltrazione seguito da un fastidio alla compressione nei giorni successivi, simile ad una contusione.
L’ipercinesi del muscolo del mento può causare una linea orizzontale molto pronunciata o addirittura un mento con un aspetto ad “acciottolato”. Questi inestetismi possono essere trattati con una singola iniezione di Botox direttamente nella punta del mento. Per correggere le pieghe che si formano agli angoli della bocca (“pieghe della marionetta”) vengono iniettate poche unità di botox nel muscolo, esattamente sul bordo della mandibola nel punto di incontro con una linea continua che unisce l’angolo del naso con l’angolo della bocca. Ridare il giusto contorno alla mandibola con l’impianto di acido ialuronico consente di avere una linea mandibolare più netta, una transizione nel collo più marcata, con un effetto visivo tensorio estremamente naturale e soddisfacente per la paziente.
LIFTING DELLE MANI
Anche le mani, così come tutte le altre parti del nostro corpo, sono soggette ad un invecchiamento evidente, e con il passare degli anni è molto frequente la comparsa di macchie o la perdita di elasticità della pelle che comporta la cosiddetta scheletrizzazione della mano. L’invecchiamento cutaneo delle mani può essere trattato a partire da diverse procedure: fotoringiovanimento IPL per eliminare le macchie e stimolare il collagene, trattamento al plasma PLEXER per le cheratosi, peeling per levigare lo strato epidermico e infine un trattamento riempitivo mediante l'acido ialuronico Macrolane opportunamente emulsionato per svolgere un effetto rimpolpante.
Anche le mani, così come tutte le altre parti del nostro corpo, sono soggette ad un invecchiamento evidente, e con il passare degli anni è molto frequente la comparsa di macchie o la perdita di elasticità della pelle che comporta la cosiddetta scheletrizzazione della mano. L’invecchiamento cutaneo delle mani può essere trattato a partire da diverse procedure: fotoringiovanimento IPL per eliminare le macchie e stimolare il collagene, trattamento al plasma PLEXER per le cheratosi, peeling per levigare lo strato epidermico e infine un trattamento riempitivo mediante l'acido ialuronico Macrolane opportunamente emulsionato per svolgere un effetto rimpolpante.
TRATTAMENTO DELL’ACNE
L’”acne” è una patologia che riveste un ruolo molto importante dal punto di vista dell’estetica del viso: tanto le lesioni attive, come le papule, i noduli e le pustole, quanto gli esiti cicatriziali e pigmentari costituiscono un importante inestetismo della pelle che mal viene tollerato dai pazienti, i quali lo vivono con sofferenza e spesso con imbarazzo.
La medicina estetica si è da sempre occupata del trattamento degli aspetti “esteriori” dell’acne; fin dagli esordi di questa disciplina si sono utilizzati i peeling cutanei a base di acidi, come l’acido salicilico, azelaico, tricloroacetico, etc. Si tratta di metodiche ancora oggi abbastanza valide, anche se superate ormai da altre più moderne terapie come i laser. Oggi tuttavia preferiamo trattare l’acne mediante metodiche più moderne, efficaci e più sicure: l’acne attiva, quindi la fase in cui la pelle si riempie di “brufoli” più o meno evidenti e profondi, è trattata mediante l’uso di farmaci altamente specifici e performanti come la vit. A. L’effetto che si ottiene è quello di “spegnere” l’acne attiva, senza correre il rischio di causare, come purtroppo può accadere con altre cure, un ritardo nella guarigione che spesso dura anni e a volte senza alcun risultato, creando spiacevoli effetti collaterali, come le cicatrici e le iperpigmentazioni post infiammatorie. Le cicatrici da acne risultano visibili a causa della loro introflessione rispetto al piano cutaneo circostante. La procedura correttiva non può essere quella di eliminarle completamente, ma per quanto possibile, di livellarle al piano della cute indenne circostante.
Ci si può avvalere dei peeling, dell’abrasione con laser o del riempimento con acido ialuronico; La correzione delle cicatrici da acne va effettuata quando l’acne non è più attiva da almeno sei mesi. La procedura di correzione rende meno visibili le cicatrici da acne, ma non le cancella completamente. La qualità del risultato dipende dalla capacità soggettiva di guarigione degli strati cutanei residui.
L’”acne” è una patologia che riveste un ruolo molto importante dal punto di vista dell’estetica del viso: tanto le lesioni attive, come le papule, i noduli e le pustole, quanto gli esiti cicatriziali e pigmentari costituiscono un importante inestetismo della pelle che mal viene tollerato dai pazienti, i quali lo vivono con sofferenza e spesso con imbarazzo.
La medicina estetica si è da sempre occupata del trattamento degli aspetti “esteriori” dell’acne; fin dagli esordi di questa disciplina si sono utilizzati i peeling cutanei a base di acidi, come l’acido salicilico, azelaico, tricloroacetico, etc. Si tratta di metodiche ancora oggi abbastanza valide, anche se superate ormai da altre più moderne terapie come i laser. Oggi tuttavia preferiamo trattare l’acne mediante metodiche più moderne, efficaci e più sicure: l’acne attiva, quindi la fase in cui la pelle si riempie di “brufoli” più o meno evidenti e profondi, è trattata mediante l’uso di farmaci altamente specifici e performanti come la vit. A. L’effetto che si ottiene è quello di “spegnere” l’acne attiva, senza correre il rischio di causare, come purtroppo può accadere con altre cure, un ritardo nella guarigione che spesso dura anni e a volte senza alcun risultato, creando spiacevoli effetti collaterali, come le cicatrici e le iperpigmentazioni post infiammatorie. Le cicatrici da acne risultano visibili a causa della loro introflessione rispetto al piano cutaneo circostante. La procedura correttiva non può essere quella di eliminarle completamente, ma per quanto possibile, di livellarle al piano della cute indenne circostante.
Ci si può avvalere dei peeling, dell’abrasione con laser o del riempimento con acido ialuronico; La correzione delle cicatrici da acne va effettuata quando l’acne non è più attiva da almeno sei mesi. La procedura di correzione rende meno visibili le cicatrici da acne, ma non le cancella completamente. La qualità del risultato dipende dalla capacità soggettiva di guarigione degli strati cutanei residui.
ALLUNGAMENTO CIGLIA
Si chiama “Latisse” il primo trattamento medico per l’allungamento naturale delle ciglia. Questo farmaco è un semplice collirio che viene usato per il trattamento dell’ipotricosi cigliare, condizione caratterizzata dalla presenza di poche ciglia e di piccole dimensioni. L’impiego di questo medicinale determina l’aumento della lunghezza delle ciglia, del loro spessore e della loro pigmentazione in modo naturale e graduale, con risultati apprezzabili in 4 settimane ma completi dopo 12-16 settimane di trattamento. Latisse deve essere applicato dal paziente, tutte le sere prima di coricarsi in modo costante, permette una naturale crescita delle ciglia. Il principio attivo sposta il ciclo replicativo della maggior parte delle ciglia in fase anagen ossia la fase di massimo sviluppo. Con l’avanzare del trattamento saranno sempre più apprezzabili i cambiamenti in termini di lunghezza, calibro e colore.
INDICAZIONI: Indicato per il trattamento della ipotricosi delle ciglia, induce la crescita aumentando la lunghezza, lo spessore ed incrementando la pigmentazione scura. Dopo aver rimosso eventuale trucco e lenti a contatto, applicare una goccia ogni sera con l’ausilio di un pennellino solo ed esclusivamente sull’attaccatura delle ciglia superiori.
EFFETTI COLLATERALI: Ipersensibilità al farmaco o ad uno dei suoi componenti. I principali effetti collaterali possono verificarsi nel caso in cui il collirio venga applicato direttamente nell’occhio. In questi casi, può provocare un abbassamento della pressione oculare, un cambiamento temporaneo nella colorazione dell’iride (inscurimento) e della zona periorbitale dovuta all’incremento della melanina ed infiammazioni oculari. A contatto con la pelle, invece, Latisse può causare una crescita anomala di peluria ed irritazioni cutanee. Tutti gli effetti sono transitori e tendono a scomparire con l’interruzione del trattamento. Nel caso in cui tali effetti perdurano nel tempo è necessario l’intervento del medico. In gravidanza ed allattamento, Latisse va somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici.
Per quanto riguarda la sicurezza del prodotto, gli studi clinici effettuati dalla FDA (Food and Drug Administration), severo organo di controllo americano, hanno decretato il principio attivo sicuro ed efficace; al momento in Italia l’innovativo trattamento risulta off-label. Prima del trattamento il chirurgo, assieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita da un check up cigliare. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare. Indispensabile per iniziare il trattamento avere precedentemente fatto una visita oculistica per escludere qualsiasi patologia oculare.
Si chiama “Latisse” il primo trattamento medico per l’allungamento naturale delle ciglia. Questo farmaco è un semplice collirio che viene usato per il trattamento dell’ipotricosi cigliare, condizione caratterizzata dalla presenza di poche ciglia e di piccole dimensioni. L’impiego di questo medicinale determina l’aumento della lunghezza delle ciglia, del loro spessore e della loro pigmentazione in modo naturale e graduale, con risultati apprezzabili in 4 settimane ma completi dopo 12-16 settimane di trattamento. Latisse deve essere applicato dal paziente, tutte le sere prima di coricarsi in modo costante, permette una naturale crescita delle ciglia. Il principio attivo sposta il ciclo replicativo della maggior parte delle ciglia in fase anagen ossia la fase di massimo sviluppo. Con l’avanzare del trattamento saranno sempre più apprezzabili i cambiamenti in termini di lunghezza, calibro e colore.
INDICAZIONI: Indicato per il trattamento della ipotricosi delle ciglia, induce la crescita aumentando la lunghezza, lo spessore ed incrementando la pigmentazione scura. Dopo aver rimosso eventuale trucco e lenti a contatto, applicare una goccia ogni sera con l’ausilio di un pennellino solo ed esclusivamente sull’attaccatura delle ciglia superiori.
EFFETTI COLLATERALI: Ipersensibilità al farmaco o ad uno dei suoi componenti. I principali effetti collaterali possono verificarsi nel caso in cui il collirio venga applicato direttamente nell’occhio. In questi casi, può provocare un abbassamento della pressione oculare, un cambiamento temporaneo nella colorazione dell’iride (inscurimento) e della zona periorbitale dovuta all’incremento della melanina ed infiammazioni oculari. A contatto con la pelle, invece, Latisse può causare una crescita anomala di peluria ed irritazioni cutanee. Tutti gli effetti sono transitori e tendono a scomparire con l’interruzione del trattamento. Nel caso in cui tali effetti perdurano nel tempo è necessario l’intervento del medico. In gravidanza ed allattamento, Latisse va somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici.
Per quanto riguarda la sicurezza del prodotto, gli studi clinici effettuati dalla FDA (Food and Drug Administration), severo organo di controllo americano, hanno decretato il principio attivo sicuro ed efficace; al momento in Italia l’innovativo trattamento risulta off-label. Prima del trattamento il chirurgo, assieme alla paziente verifica alcuni punti fondamentali: è necessaria una anamnesi completa riguardo a malattie o allergie, ai trattamenti medico-chirurgici precedentemente effettuati, seguita da un check up cigliare. Completata la visita e la compilazione della cartella clinica vengono fatte cinque foto tecniche e viene consegnato il consenso informato da leggere attentamente e firmare. Indispensabile per iniziare il trattamento avere precedentemente fatto una visita oculistica per escludere qualsiasi patologia oculare.